GUIDA PRATICA PER RECUPERARE LE SOMME SPESE PER RISTRUTTURAZIONI E INTERVENTI DI EFFICIENZA ENERGETICA
Anche nel 2022, 2023 e 2024 il portone da garage rientrerà nelle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, ad affermarlo è Legge di Bilancio per il 2022 (Legge 234/2021), che per il nuovo anno prolunga la possibilità di recuperare il 50% del totale della spesa dedicata al rinnovo del proprio garage, box o posto auto.
Chi sosterrà spese per i lavori di ristrutturazione edilizia dal 1 gennaio al 31 dicembre 2022, potrà infatti fruire della detrazione d’imposta Irpef per il 50% del valore complessivo dell’intervento di ristrutturazione.
Il tetto massimo di spesa fissato per ciascuna unità immobiliare è pari a 96.000 euro, la rispettiva detrazione sarà poi ripartita in dieci quote annuali di pari valore, a partire dalla dichiarazione dei redditi che verrà compilata nel 2022.
Inoltre, anche per interventi di efficienza energetica, interventi in parti comuni di edifici condominiali o che interessino tutte le unità di un condominio, le detrazioni sono state prorogate nella stessa misura.
REQUISITI INDISPENSABILI AL FINE DELL’AMMISSIONE ALLA DETRAZIONE
- È necessario che alla data della richiesta l’immobile sia accatastato e che eventuali tributi siano stati versati.
- I lavori si devono riferire a sostituzione o modifica di elementi già esistenti (non come nuova installazione).
- L’acquisto del nuovo portone deve essere effettuato nel periodo di tempo compreso tra il 1 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2022.
- È possibile intervenire su garage, posti auto e box auto interrati o coperti, a condizione che questi siano legati da vincolo di pertinenzialità con l’abitazione (817 del codice civile).
- Per usufruire della detrazione è necessario essere titolare dell’immobile, oppure esercitarne il diritto di godimento o la nuda proprietà.
- Il bonus può essere richiesto anche per ristrutturazioni presso seconde o terze case.
- In caso di interventi di efficienza termica, essi devono assicurare un valore di trasmittanza termica inferiore o uguale ai valori di trasmittanza stabiliti dal Ministero dello Sviluppo Economico con il decreto dell’11 marzo 2008. Essi inoltre comprendono solamente serramenti che delimitano l’involucro riscaldato dell’edificio verso l’esterno o verso locali non riscaldati.
COME E QUANDO PAGARE
Ogni pagamento deve essere effettuato soltanto dopo l’emissione di una fattura (anche quando si tratta di una rata versata come acconto), in quanto per poter richiedere l’incentivo è necessario che il pagamento sia tracciabile e riferito ai lavori di ristrutturazione.
L’azienda o il professionista non sono più obbligati a specificare i diversi costi della manodopera e dei materiali utilizzati per l’intervento, ma sono tenuti a indicare data e numero della fattura per la prestazione.
Il pagamento può essere effettuato tramite bonifico parlante bancario o postale, ricordate inoltre di esplicitare sempre i seguenti dati:
- causale del versamento (indicando la norma 16-bis del Dpr 917/1986)
- codice fiscale del beneficiario della detrazione fiscale
- codice fiscale o partita Iva del beneficiario del pagamento
- codice fiscale del condominio e dell’amministratore o del condomino che effettua il pagamento, se si tratta di lavori eseguiti da condomini.
* Tutta la documentazione deve essere conservata per 10 anni in originale.
SCONTO IN FATTURA E CESSIONE DEL CREDITO
Per tutto il 2022, su tutte le spese sostenute, in alternativa alla detrazione, potresti richiedere all’impresa lo sconto in fattura. Cosa significa? L’impresa ti anticiperà i soldi, che recupererà in futuro come creditore d’imposta. In pratica, l’impresa, diventando creditore d’imposta, è come se avesse pagato anticipatamente le tasse allo Stato. Lo Stato stornerà dalle imposte future quanto anticipato dall’impresa. E’ intricato, ma spero che tu abbia capito, perché non riesco a far meglio. In sostanza, non paghi la quota di spesa che recupereresti in detrazione.
Sembrerebbe una via poco “conveniente” per le imprese. E’ come se facessero da banca e prestassero i soldi allo Stato. Ma ecco il comma della svolta contenuto nel Decreto Rilancio:
A sua volta, l’impresa ha la facoltà di cedere il credito ad altri soggetti, compresi gli Istituti di credito (banche ecc.) ed altri Intermediari finanziari.
UN CONSIGLIO SEMPRE VALIDO
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Le informazioni di carattere amministrativo contenute in questa pagina potrebbero essere non aggiornate o essere incomplete. Affidatevi al vostro professionista di fiducia per operare nel massimo rispetto delle normative.
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Le spese documentate devono essere sostenute tra il 1° gennaio 2022 e il 31 gennaio 2025, ripartite in 5 quote annuali di pari importo, oltre che rispettare i requisiti previsti dallo specifico decreto ministeriale.
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AGGIORNAMENTO: il decreto legge Superbonus del 29 dicembre 2023 ha sospeso il Bonus 75% per il nostro settore. Siamo in attesa di informazioni certe, che si avranno dopo la conversione in legge dello stesso. Nel frattempo, rivolgetevi SEMPRE al vostro professionista di fiducia.
AGGIORNAMENTO 2: il 20 Febbraio è stata effettuata la conversione in legge senza emendamenti del decreto-legge 29 dicembre 2023, n. 212, recante “misure urgenti relative alle agevolazioni fiscali” che ha determinato la esclusione di finestre, portafinestra, porte e automazioni dal 75% di incentivo previsto fino allo scorso 28 dicembre dal bonus Barriere Architettoniche.
Il Bonus Barriere Architettoniche è un importante strumento che incentiva la realizzazione di lavori su edifici già esistenti allo scopo di migliorare la mobilità di persone con disabilità.
La legge di bilancio 2023 (Legge 197/2022 precedentemente introdotta dalla Legge di bilancio 2022 n.234/2021) ha esteso recentemente la detrazione del 75% della spesa fino al 31 dicembre 2025, con l’obiettivo di sostenere economicamente gli interventi che rendano l’edificio accessibile, adattabile e visitabile, sia alla persona residente sia al visitatore occasionale.
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